In alcuni articoli precedenti abbiamo visto che quando
i prodotti sono posizionati in fila le persone si lasciano condizionare dall’Effetto
Centro della Scena, scegliendo quello che si trova posizionato nel mezzo;
che quando esistono molte opportunità disponibili la nostra intenzione di
acquistare si riduce e che ci sentiamo storditi e impossibilitati a deciderci
e; che il potere degli aggettivi positivi è tale che aumenta il nostro
desiderio di acquistare.
i prodotti sono posizionati in fila le persone si lasciano condizionare dall’Effetto
Centro della Scena, scegliendo quello che si trova posizionato nel mezzo;
che quando esistono molte opportunità disponibili la nostra intenzione di
acquistare si riduce e che ci sentiamo storditi e impossibilitati a deciderci
e; che il potere degli aggettivi positivi è tale che aumenta il nostro
desiderio di acquistare.
Tuttavia, in questa occasione ci riferiremo al prezzo. La forma in cui si presenta il
prezzo può incidere nella nostra percezione del valore? La risposta è assolutamente:
Sì!
prezzo può incidere nella nostra percezione del valore? La risposta è assolutamente:
Sì!
Infatti, alcuni studi precedenti hanno dimostrato che semplicemente
includendo il simbolo della moneta corrente in cui si esprime il prezzo, può
avere un effetto negativo. Cioè, non è lo stesso “29” rispetto a “29€”. Questo
avviene perché tutto indica che l’inclusione del simbolo ci fa percepire gli
oggetti come più costosi. Ora una nuova ricerca realizzata dalla Clark University, afferma che i segni di
punteggiatura che separano i decimali incidono anch’essi nella maniera in cui
percepiamo i prezzi.
includendo il simbolo della moneta corrente in cui si esprime il prezzo, può
avere un effetto negativo. Cioè, non è lo stesso “29” rispetto a “29€”. Questo
avviene perché tutto indica che l’inclusione del simbolo ci fa percepire gli
oggetti come più costosi. Ora una nuova ricerca realizzata dalla Clark University, afferma che i segni di
punteggiatura che separano i decimali incidono anch’essi nella maniera in cui
percepiamo i prezzi.
In primo luogo dovete sapere che i prezzi che hanno
più cifre vengono percepiti come più alti. Cioè, un prodotto che costa “1.699€”
è percepito come più economico di uno che costa “1.699,00€”. Va sottolineato
che questo effetto si produce anche quando il prezzo viene detto a voce oltre
che quando è scritto. Infine, non si tratta unicamente di una questione di
percezione visiva ma piuttosto di una peculiarità relativa al processo
cerebrale.
più cifre vengono percepiti come più alti. Cioè, un prodotto che costa “1.699€”
è percepito come più economico di uno che costa “1.699,00€”. Va sottolineato
che questo effetto si produce anche quando il prezzo viene detto a voce oltre
che quando è scritto. Infine, non si tratta unicamente di una questione di
percezione visiva ma piuttosto di una peculiarità relativa al processo
cerebrale.
Come possiamo immaginare, la soluzione è molto
semplice: eliminare i punti ed i decimali mettendo esclusivamente i numeri
interi “1699”.
semplice: eliminare i punti ed i decimali mettendo esclusivamente i numeri
interi “1699”.
Ma questo studio ha anche scoperto un altro aspetto
molto curioso: è meglio evitare il numero sette nel prezzo. Perché?
Semplicemente perché è uno dei numeri più complicati da percepirsi nella lingua
inglese, così il cervello percepisce come se il prodotto fosse più caro. Nello
spagnolo e nell’italiano ci si può riferire al numero 4.
molto curioso: è meglio evitare il numero sette nel prezzo. Perché?
Semplicemente perché è uno dei numeri più complicati da percepirsi nella lingua
inglese, così il cervello percepisce come se il prodotto fosse più caro. Nello
spagnolo e nell’italiano ci si può riferire al numero 4.
Fonte:
Coulter, K.
S. Et. Al. (2012) Comma N’ cents in pricing: The effects of auditory
representation encoding on price
magnitude perceptions. Journal of Consumer Psychology; 22 (3): 395–407.
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