Tutti noi procrastiniamo
per abitudine o per pigrizia. Ma … quanto è diffusa questa abitudine? Piers
Steel, un economista dell’Università di Calgary, afferma che tra il 15 ed il
20% delle persone procrastina in maniera
consapevole. Secondo questo ricercatore, gli studenti sarebbero i campioni
della procrastinazione per eccellenza dato che almeno il 95% di questi è
abituato a posticipare i propri compiti.
con deteriorare la nostra qualità di vita, i risultati scolastici o la
prestazione sul lavoro. Infatti, si dice che procrastinare può comportare costi
molto alti, tanto che si afferma che il 40% delle persone potrebbe aver
sperimentato una perdita economica durante la vita a causa della
procrastinazione.
dell’Oregon, ha dimostrato inoltre che posticipare ha effetti molto negativi
sulla salute. A questo proposito si analizzarono oltre 19.800 persone che
soffrivano di alti livelli di colesterolo e sorprendentemente, il 35% di queste,
rimandò la visita con lo specialista per almeno cinque mesi.
dimostrato che le persone che tendevano a procrastinare soffrivano di un livello
di stress più alto e diversi altri problemi di salute. Questo può essere dovuto
al fatto che normalmente l’attesa di una situazione è più negativa che
affrontare la situazione stessa.
alto da renderla poco conveniente, soprattutto se consideriamo che
procrastinare non si riferisce solo a rimandare compiti e scelte più critiche
ma piuttosto viene considerato come un fallimento nell’organizzazione delle
attività, al punto che siamo incapaci di organizzarle in maniera gerarchica
secondo importanza e urgenza. Riassumendo, procrastinare è qualcosa di ben più
grave del semplice rimandare; rappresenta l’incapacità o impossibilità di
gerarchizzare.
più saremo propensi a procrastinare. Questo
potrebbe dipendere dal fatto che più vicina ci sembra la ricompensa tanto più
saremo motivati a terminare l’attività. In questo senso, il neuro scienziato Barry
Richmond, considera che la procrastinazione ha una base neurologica. Secondo la
sua teoria, tutto sarebbe relazionato con i livelli di dopamina ed i recettori
di questa sostanza.
semplice che si basa solo nel dispiacere che ci assale quando dobbiamo
realizzare un’attività che non ci piace. Allora facciamo semplicemente un passo
indietro e scegliamo di rimandare l’attività, forse sperando segretamente di
non doverla mai affrontare.
Theoretical Review of Quintessential Self-Regulatory Failure. Psychological Bulletin; 133(1):
65–94.
Sirois, F. M. (2004) Procrastination and intentions to perform health
behaviors: The role of self-efficacy and the consideration of future
consequences. Personality and Individual Differences; 37(1):
115-128.
Lascia un commento