Oggi come oggi si stampano quasi un miliardo di
curriculum all’anno che poi vengono inviati alle imprese con la speranza che
vengano presi in considerazione. Come si può immaginare, è umanamente
impossibile gestire efficacemente un volume così grande d’informazione, così
che gli addetti terminano per dare ad ogni curriculum un colpo d’occhio che non
dura mediamente più di 45 secondi. In questo tempo decideranno se il curriculum
passerà alla seconda fase della selezione oppure no.
a ciò che accade quando entriamo in un sito web. Quando digitiamo una parola nel
motore di ricerca, questo ci ritorna con migliaia di risultati. Alla fine,
apriamo una finestra, diamo una rapida occhiata e, se non ci piace, chiudiamo e
passiamo alla prossima. Non c’è una seconda possibilità.
successo. Sarà meglio un curriculum originale o è meglio optare per uno
tradizionale? E la foto da inserire? Che tipo di organizzazione dare alle
informazioni e che linguaggio usare? A questo proposito la psicologia può venire
in aiuto con alcuni suggerimenti:
esagerare: per realizzare un curriculum vitae efficace è essenziale riuscire a fare
una buona impressione agli impiegati che per primi valuteranno grossolanamente
lo stesso. In alcuni casi le persone tentano di richiamare l’attenzione
esagerando sulle proprie esperienze passate, tuttavia l’esperienza ha
dimostrato che è meglio non esagerare e concentrarsi sui risultati concreti e
reali.
curioso nel quale creò diversi prototipi di curriculum e analizzò l’impatto che
avevano sugli impiegati che li ricevevano. In questi curriculum si variava
essenzialmente un aspetto: il livello dei dettagli. Cioè, alcuni curriculum
erano molto sintetici mentre altri contenevano molti dettagli irrilevanti
relativi agli studi fatti e alle precedenti esperienze lavorative.
detestavano i curriculum esagerati, troppo lunghi e con tutta quell’informazione
inutile rispetto al posto di lavoro al quale si aspirava.
Semplificare le proprie competenze: molto spesso le persone compilano un curriculum
semplicemente aggiungendo le informazioni relative agli studi fatti e alle
precedenti esperienze di lavoro. Tuttavia, oggi come oggi, la maggior parte
delle imprese sono interessate alle reali competenze lavorative.
del New South Wales di Sydney, ha
dimostrato chiaramente questo punto. Ad un totale di 62 imprese venne chiesto
che valutassero una serie di curriculum. La parte interessante era data dal fatto
che molti di questi erano praticamente identici tra loro, eccetto che in un
dettaglio: in alcuni venivano incluse delle frasi che dimostravano le
competenze reali dei partecipanti. Alla fine dell’esperimento di dimostrò che
le imprese preferivano quei curriculum nei quali emergevano chiaramente le
reali competenze professionali dei candidati.
abbia successo è necessario includere frasi come: “esperienza nella creazione di siti web e conoscenza del linguaggio
HTML; esperienza di gestione contabilità e redazione bilanci nazionale ed
europeo”. In questo modo si segnalano le reali capacità professionali.
Aggiungere una foto: se siete una persona gradevole ma il vostro
curriculum è nella media, includere una foto può rappresentare un surplus che
vi può aiutare ad ottenere l’impiego.
Canterbury in Nuova Zelanda, si è concentrato nell’analizzare l’influenza dell’impatto
fisico al momento di selezionare un curriculum. In questo caso venne chiesto a
108 persone che immaginassero di essere imprenditori che stavano cercando una
persona da assumere. In seguito vennero loro sottoposti diversi curriculum tra
i quali dovevano scegliere.
mostrava esperienza e professionalità, il fatto che contenesse una foto
attraente non era determinante. Tuttavia, quando tutti i curriculum erano
mediocri, i selezionatori tendevano a scegliere il candidato più attraente.
foto nel curriculum dovremo essere sicuri che rispetti le norme culturali del
luogo, dato che esistono alcuni paesi nei quali aggiungere foto può essere
socialmente controproducente.
priorità all’esperienza rispetto all’istruzione: molto
spesso, forse guidati dall’orgoglio nel redarre il curriculum ci concentriamo
eccessivamente sui risultati scolastici ottenuti. Tuttavia, la maggioranza
delle imprese è più interessata all’esperienza che all’educazione Il che è
logico, dato che appena usciti dall’università non si ha nessuna esperienza
lavorativa.
esperimento realizzato negli USA, nel quale si è potuto dimostrare che i
candidati che avevano maggiori opportunità di ottenere un posto di lavoro erano
quelli che privilegiavano l’esperienza lavorativa rispetto all’educazione.
essere troppo creativi: negli ultimi anni è sempre più difficile
distinguersi, le persone scelgono sempre più spesso disegni creativi per dare
originalità al proprio curriculum. Ad ogni modo, il limite della creatività e l’utilizzo
dei colori dovrà essere determinato dai limiti della nostra professione.
nel quale valutava se il colore della carta sul quale era stampato il
curriculum influiva sulla decisione del selezionatore. Alla fine riscontrò che
il desiderio di distinguersi dalla massa utilizzando carta colorata era una
scelta poco favorevole che causava una brutta impressione su chi doveva
valutare il curriculum.
valutarono l’impatto dei curriculum con disegni creativi rispetto a quelli
tradizionali. Come si poteva immaginare, in alcuni ambienti (disegno grafico,
disegno siti web) i disegni creativi erano benvenuti ma in altri campi questa “esplosione
di creatività” non era ben vista, così che le imprese preferivano scegliere chi
si presentava con un curriculum tradizionale.
psicologici per aiutarci a fare in modo che un curriculum sia più efficace e
interessante e abbia maggiori possibilità di essere notato, ma non dobbiamo
dimenticare che l’essenza è sempre la qualità del nostro lavoro.
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