“Psicopatico violento”, “psicopatico serial killer”, “psicopatico assassino”…queste ed altre definizioni
vengono spesso utilizzate dai giornalisti e dalla gente comune in riferimento
ad alcune persone che hanno commesso reati violenti. Ad ogni modo…sappiamo
chi è realmente uno psicopatico?
Generalmente queste definizioni
nascondono la mancanza di conoscenza di ciò che in termini psicologici si
conosce come psicopatia e vengono utilizzate per riferirsi ad un preciso disturbo
della personalità (che in realtà si dovrebbe denominare: personalità
psicopatica o sociopatica).
nascondono la mancanza di conoscenza di ciò che in termini psicologici si
conosce come psicopatia e vengono utilizzate per riferirsi ad un preciso disturbo
della personalità (che in realtà si dovrebbe denominare: personalità
psicopatica o sociopatica).
La psicopatia venne descritta
come entità psicopatologica nel 1941 dallo psichiatra Hervey M. Cleckley, il
quale scelse il termine psicopatia per riferirsi ad una serie di
caratteristiche della personalità e del comportamento che indicavano una
persona apparentemente piacevole ma disonesta e insensibile.
come entità psicopatologica nel 1941 dallo psichiatra Hervey M. Cleckley, il
quale scelse il termine psicopatia per riferirsi ad una serie di
caratteristiche della personalità e del comportamento che indicavano una
persona apparentemente piacevole ma disonesta e insensibile.
Queste persone hanno difficoltà a
controllare i loro impulsi, mostrano comportamenti insensibili, non hanno
rimorsi e non sembrano apprendere molto dalla retroalimentazione negativa.
Probabilmente per questa ragione, molti individui che soffrono di psicopatia si
trovano nelle carceri di tutto il mondo. Infatti, si afferma che il 25% dei
detenuti potrebbe rientrare in questa diagnosi. Ma anche così, il numero di
persone psicopatiche che cammina tra di noi è ancora maggiore, e questo ci
porta a sfatare alcuni miti relativi al problema della psicopatia.
controllare i loro impulsi, mostrano comportamenti insensibili, non hanno
rimorsi e non sembrano apprendere molto dalla retroalimentazione negativa.
Probabilmente per questa ragione, molti individui che soffrono di psicopatia si
trovano nelle carceri di tutto il mondo. Infatti, si afferma che il 25% dei
detenuti potrebbe rientrare in questa diagnosi. Ma anche così, il numero di
persone psicopatiche che cammina tra di noi è ancora maggiore, e questo ci
porta a sfatare alcuni miti relativi al problema della psicopatia.
1. Tutti gli psicopatici sono violenti: vari studi relativi alla psicopatia mostrano che questa è un fattore che
potrebbe predire la violenza ma non assicura che questa si verificherà. Anche
se la maggioranza degli assassini ha problemi di personalità e, evidentemente è
violenta, buona parte degli psicopatici non mostra comportamenti aggressivi.
potrebbe predire la violenza ma non assicura che questa si verificherà. Anche
se la maggioranza degli assassini ha problemi di personalità e, evidentemente è
violenta, buona parte degli psicopatici non mostra comportamenti aggressivi.
2. Tutti gli psicopatici sono anche psicotici: in contrasto con le persone che soffrono di psicosi e schizofrenia, in
realtà gli psicopatici sono molto freddi e calcolatori e non presentano episodi
di disconnessione dalla realtà.
realtà gli psicopatici sono molto freddi e calcolatori e non presentano episodi
di disconnessione dalla realtà.
3. Gli psicopatici sono incurabili dal punto di vista medico: sebbene molte delle persone che soffrono di questo disturbo non si sentono
motivati a cercare aiuto specializzato e non suolono applicarsi molto nel
seguire una eventuale terapia, è certo che la psicopatia è trattabile e i
rischi ad essa connessi si possono ridurre sia con l’aiuto dei farmaci che con
la psicoterapia.
motivati a cercare aiuto specializzato e non suolono applicarsi molto nel
seguire una eventuale terapia, è certo che la psicopatia è trattabile e i
rischi ad essa connessi si possono ridurre sia con l’aiuto dei farmaci che con
la psicoterapia.
Così, il caso degli psicopatici
ci ricorda che nell’ambito della salute mentale esistono ancora molti miti che
devono essere sfatati per ottenere una comprensione di ciò che accade veramente
nella mente di queste persone. Sfortunatamente i mezzi di comunicazione, il
cinema e la televisione, troppo spesso contribuiscono solo a formare stereotipi
che non sono applicabili alla realtà.
ci ricorda che nell’ambito della salute mentale esistono ancora molti miti che
devono essere sfatati per ottenere una comprensione di ciò che accade veramente
nella mente di queste persone. Sfortunatamente i mezzi di comunicazione, il
cinema e la televisione, troppo spesso contribuiscono solo a formare stereotipi
che non sono applicabili alla realtà.
Fonti:
Edens, J. F. (2006) Unresolved Controversies concerning Psychopathy:
Implications for Clinical and Forensic Decision Making. Professional Psychology Research and
Practice; 37(1): 59–65.
Implications for Clinical and Forensic Decision Making. Professional Psychology Research and
Practice; 37(1): 59–65.
Hare, R. D. (1999) Without
Conscience: The Disturbing World of the Psychopaths among Us. Nueva York: Guilford Pres.
Conscience: The Disturbing World of the Psychopaths among Us. Nueva York: Guilford Pres.
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