Nella vita quotidiana esistono centinaia di situazioni dalle quali possiamo
trarre esperienza e uscirne rafforzati. A volte sono le situazioni più
inimmaginabili quelle che ci danno le migliori lezioni di vita. Per questo
adesso vi propongo di tentare di risolvere il famoso Enigma di Einstein, chiamato anche il problema delle cinque case o
del pesciolino rosso.
minuti, il resto necessita di molto più tempo ma l’importante è trovare la soluzione
da soli.
ognuna di queste vive una persona di diversa nazionalità.
diversa marca di sigarette e ha un animale domestico differente.
gatto
Dunhill
di risolvere il problema.
non si sà nemmeno da dove iniziare. Vi sorgono dubbi e vi chiedete: sarà un
enigma che prevede agilità mentale? Nasconde dei trucchi?
problema per la prima volta questo richiede un po’ di tempo prima che riusciamo
a concentrarci sul significato della domanda. Ci mostriamo scoraggiati e
confusi e questa situazione ci risulta fastidiosa. Sorgono dubbi e ci chiediamo
se realmente saremo capaci di risolvere il problema.
affrontare il problema. A questo punto decidiamo di accettare la sfida e
dedicare le nostre risorse a cercare una soluzione. È un momento denso di
adrenalina, confidiamo nelle nostre capacità e addirirttura desideriamo
dimostrare che siamo tra quel 2% di persone intelligenti che lo risolvono in
minor tempo.
problema il più velocemente possibile e confidiamo nelle nostre potenzialità.
dati. Una volta deciso di risolvere il problema ci rendiamo conto che
necessitiamo di fare un “inventario” dei dati che possediamo e di roganizzarli
in modo tale che ci possano condurre alla soluzione. Per esempio, nell’enigma i
dati 8 e 9 sono i primi con i quali dovremmo lavorare.
dati più importanti che ci possono avvicinare alla soluzione e altri che si
possono scartare o mettere da parte. Se affrontiamo il problema nel suo
insieme, sarà più difficile comprederlo e risolverlo.
A questo punto disponiamo già di una rappresentazione mentale dei dati e della
loro importanza in ordine gerarchico, quindi ci chiediamo quale sarà al
strategia più adeguata. Disegnamo le case sul foglio? Quali dati prendiamo come
punto di riferimento?
strategia di soluzione adeguata al problema, avremo bisogno di tornare più
volte al principio. E questo può risultare scoraggiante e farci abbandonare.
organizzato approssimativamente sei elementi della lista vi rendete conto che
la strategia utilizzata fino a qui deve essere cambiata o almeno che deve
includere più varianti. Allora sorgono i dubbi, tornate a chiedervi se non si
tratterà di un problema di agilità mentale e tornate a riconsiderare tutta l’informazione.
nella matematica che nella vita reale. Quando la strategia che abbiamo iniziato
ha già dato tutti i suoi frutti ma ci troviamo ancora a metà del cammino, ci
chiediamo se realmente possiamo continuare e se ne vale la pena. Osserviamo ciò
che abbiamo ottenuto e ciò che manca per terminare. Se non siamo
sufficientemente motivati qui finisce tutto, perchè è come se tutto ciò che
abbiamo fatto cadesse a pezzi. Per qualcuno l’avventura termina qui perchè
spesso non si rende conto che è a pochissimi passi dalla soluzione.
soluzione. A questo punto analizziamo tutte le alternative possibili e
intravediamo l’agognata soluzione.
poco di più per vedere il risultato, tuttavia vi sono delle cose da fare e
siamo sfiniti. Allora è necessario recuperare le forze e continuare.
Anche se poche persone passano attraverso questa fase nella risoluzione dei
problemi, è certo che è una delle più importanti. Soffermarsi a verificare se
la soluzione è corretta, vedere quale è stato il cammino e dove ci siamo
sbagliati.
dove abbiamo sbagliato. Ci siamo fermati nella fase di confusione o forse
quando avevamo dubbi? Siamo stati perseveranti e meticolosi? Abbiamo lasciato
che la frustrazione si appropriasse della nostra logica? Insomma, forse vi
sorprenderete di cosa potreste scoprire di voi stessi semplicemente risolvendo
un banale problema logico.
viveva nella casa verde, beveva caffè e fumava Prince”.
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